Un felice connubio letterario

Quella che mostro oggi è una recensione particolare per i miei standard, ma forse non troppo. La bellissima copertina del libro che ho avuto il piacere di leggere potrebbe far pensare a un romance, eppure questa non è l’unica sfumatura presente nel testo. Ma partiamo con ordine.

Pinot Grigio a colazione è il romanzo d’esordio della scrittrice Floriane Canovas, per i tipi Segreti in giallo & Belle Époque – Collane Editoriali.

La trama racchiude al proprio interno tutti gli elementi più significativi di questo avvincente testo: la vita matrimoniale di Barbara va a rotoli. Sta per separarsi da suo marito e come se non bastasse scopre che lui ha un’altra da ben cinque anni. Ossia, da quando si sono sposati.
Sola e disoccupata finisce per accettare il lavoro in un pub. Qui ritrova una sua vecchia amica di infanzia e incontra Alessandro. Tra lei e il suo capo scatta una fatale attrazione che diverrà amore.
Una serie di rivelazioni sconvolgenti però, la porteranno ad affrontare un passato sconosciuto e pericoloso sul quale incombe una scia di brutali omicidi.
Il serial killer è lì, più vicino di quanto creda.

Quello che mi ha colpito maggiormente di questo romanzo è stata la capacità di amalgamare perfettamente due generi letterari che solitamente viaggiano su binari separati: il romance e il giallo. La bravura della scrittrice è quella di saper chiamare a sé i lettori di entrambi i generi senza deludere nessuno dei due. Il testo inizia con un tono abbastanza calmo, ma più ci si addentra nella storia e più si viene catapultati all’interno del mondo dei protagonisti, coinvolti in vicende assai difficili da districare, atte a tenere il lettore col fiato sospeso fino alla fine del racconto.

La stessa protagonista sarà costretta a fare i conti col proprio passato dovendo ricostruire la propria identità in una lotta contro il tempo, mentre il suo cuore andrà in confusione per un nuovo rapporto che appare instabile e pericoloso.

Ammetto che all’inizio la proposta della scrittrice in questione non sembrava nelle mie corde, non sembrava la mia tazza di tè come direbbero gli inglesi, provenendo da una base letteraria assai differente, ma mi sono piacevolmente ricreduta scorrendo le varie pagine. Mi è piaciuta molto anche l’attenzione data alla sfera emotiva dei personaggi che andava, giustamente, cambiando a seconda delle situazioni in cui si ritrovavano coinvolti, analizzando con cura le varie sfaccettature dell’animo umano che si ritrova costretto a reagire a situazioni molto più grandi della propria persona, non potendo far altro che reagire a esse.

I colpi di scena non mancano e la scrittura scorrevole ivi proposta vi farà divorare il libro. Sono sicura che gli amanti della lettura più fresca e d’impatto troveranno pane per i loro denti tra queste pagine dal sapore frizzante. Non mi resta che augurarvi una buona lettura!

Rosita Mazzei

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